
Dal 12 al 14 settembre Rivanazzano Dragway si è trasformato in una piccola Route 66: tre giorni di dragster, muscle car e pura adrenalina
Motori al limite, gomme che urlano e 402 metri da percorrere con il piede piantato a terra.
La 21ª edizione dell’Hills Race ha portato a Rivanazzano Dragway lo spettacolo del drag racing, la disciplina che dagli anni ’50 infiamma gli Stati Uniti.
Le gare si svolgono sul quarto di miglio (402 metri): due veicoli partono affiancati davanti al semaforo.
Quando scatta il verde, è tutta questione di riflessi e potenza: il cronometro misura sia il tempo di reazione che quello totale di percorrenza.
Vince chi taglia per primo il traguardo, ma nelle categorie “bracket” (come Pro ET e Super Pro ET) conta anche rispettare un tempo di riferimento scelto dal pilota, evitando di andare troppo veloci rispetto al dichiarato.
Un mix di velocità pura, strategia e sangue freddo.
Tra i protagonisti, lo svizzero Thomas Burri (Chevy Nova II) e lo spagnolo Romero Garcia Gerard (dragster) hanno conquistato le categorie di punta.
Durante il weekend abbiamo anche assistito a esibizioni di moto dragster e di junior dragster, categoria poco conosciuta in Italia, ma che all’ estero conta numerosi piloti, alcuni giovanissimi.
Ma Hills Race non è solo cronometro: stand Harley-Davidson, raduni di auto americane, mercatini, musica e street food hanno reso l’atmosfera una vera festa in stile USA.
Hills Race #21 conferma così il suo status: non solo una gara, ma un appuntamento cult che unisce adrenalina, spettacolo e passione a stelle e strisce nel cuore dell’Oltrepò Pavese.
